26 ore

Non scrivo spesso mentre mi sposto o sono sul treno. È capitato solo un paio di volte.

Ma questa frase mi ha fatto riflettere.
Ieri, al telefono con un amico di battaglie e soprattutto di strategia, è venuta fuori questa affermazione:

“Pivanti, dovrai fare campagna 25 ore al giorno!”.

Lì per lì non ho dato grande peso a questa affermazione, che poteva essere letta come sprone a fare di più è meglio. Ma siccome ho un po’ lo scoppio ritardato su alcune affermazioni ci ho rimuginato sopra.

E ho pensato alle scarpe, alle scarpe che ho usato durante la mia primissima campagna elettorale in prima persona. Letteralmente sbudellate in meno di un mese.
Sono passate molte paia di scarpe e i calzolai hanno spesso ringraziato per il fatturato.

E ci avviciniamo, anzi ci siamo già in una nuova campagna elettorale. La più difficile di sempre probabilmente.
E la differenza la facciamo noi, la vinciamo raccontando noi stessi come persone, quello che abbiamo fatto finora e quello che vorremmo fare. Non c’è altro.

Da un po’ non scrivevo qualcosa a sfondo politico, avevo scelto di prendermi un periodo per me. Ma ora come disse MJ 45 “I’m back”.

Ho scelto di aggiungere un’ora in più, la ventiseiesima, che è quella che serve per pianificare le successive 25. E per pensare alle scarpe.