Apriamoci ora. Altrimenti…

Dopo queste giornate di mobilitazione, post, gazebo e volantini…mi sono messo un attimo a riflettere dopo tante chiacchierate con amici e compagni.

Benissimo la mobilitazione. Il clima è molto diverso rispetto ad un anno fa. Voglia di incontro con le persone. Ma soprattutto tanti, tantissimi che ci danno nuovamente fiducia. Fiducia certo, ma come ultima speranza. E questo ci deve caricare ancora di più responsabilità.

Ancora #scelgoilPD convintamente, perchè sono sempre più convinto che sia l’unico partito in grado di fare una vera sintesi politica tra i valori del centrosinistra in Italia, e l’unico partito veramente in grado di cambiare qualcosa e dare futuro in Italia.

Ma una volta sbaraccato ho provato a ragionare su questa mobilitazione, nata proprio in risposta alle ultime scissioni di palazzo.

APRIAMOCI ORA. È la nostra ultima possibilità, quella per dare pieno sviluppo a quella sintesi per il quale il Partito Democratico è nato.

APRIAMOCI ORA. Se ora facciamo finta che non sia successo niente, che non sia necessaria questa apertura e che la strada del PD è sempre la stessa, allora faremo il più bel regalo a chi se n’è andato. Perchè gli daremo ragione, apparendo come quelli che si arroccano e si radicalizzano mentre gli “altri” sono quelli veloci, “smart”, che prendono le decisioni in modo rapido e mediano tra le posizioni. E non è così, perchè la scissione del leader non ammette discussioni in favore della rapidità. O meglio, ammette discussione nella misura nella quale il leader la consente.

APRIAMOCI ORA. Altrimenti da scissione che ora è di palazzo sarà uno stillicidio lento e mortale, e diventerà sempre più di territorio (e badate bene, di territorio e non di popolo, c’è differenza).

APRIAMOCI ORA. Dando voce a quelle persone che sono sempre state ai margini del nostro mondo, portiamole tra di noi non solo a discutere ma ad agire.

APRIAMOCI ORA. Perchè dobbiamo dare un futuro al paese. E solo noi possiamo farlo.