Auld Lang Syne

Titolo criptico. Eppure è un tema che tutti almeno una volta nella propria vita hanno sentito. In Italia è noto ai più come “Valzer delle Candele” ed è una canzone di Capodanno tipica dei paesi anglosassoni. Per capirci,  viene cantata tutti gli anni a Time Square mentre quando la famosa sfera arriva alla fine della discesa, è un modo per dire addio all’anno appena concluso e salutare quello nuovo. In questi mesi probabilmente i più si erano dimenticati che effettivamente gestisco un mio blog, e probabilmente me ne ero scordato pure io. Oramai ho le mie figure retoriche e sono in quell’orario nel quale “scrivere diventa un piacere” specie con un caffè bello caldo. I primi giorni del nuovo anno divento sempre estremamente riflessivo e malinconico, sarà perchè è un periodo di somme e propositi, sarà perchè ci si guarda indietro (ed in effetti avrei potuto condire il blog di parecchi articoli), sarà perchè probabilmente ci sono anni che restano nella memoria a lungo, sarà, sarà, sarà.
Un’amica più saggia di me qualche tempo fa mi ha detto “attento ad esternare quello che provi, ti fa onore ma persone cattive potrebbero usarlo contro di te”: ha perfettamente ragione, ma non seguirò il suo consiglio, continuerò a spremere il mio cervello sul monitor, anche perchè il problema della cattiveria non è mio, ma di chi è talmente piccolo da usarla contro un’altra persona.
Quando finisce un anno cosa resta? Solamente ricordi o qualcosa in più? No, resta un sentiero, un sentiero fatto di emozioni e sensazioni, forti o meno. E ho avuto il piacere di provarle tutte in questo 2015, da grandi delusioni a piccole soddisfazioni. E viceversa. Da vecchi sassolini tolti dalle scarpe a nuovi che magari mi accompagneranno per lunghi o brevi periodi. E viceversa.
E il risultato vero sono le persone. Persone che se ne vanno e non condividono più il tuo sentiero (magari quelle sono tra i “cattivi” 😀 😀 no dai non è vero), vecchi amici o amiche che tornano a condividere parte del proprio sentiero con te, persone nuove di cui ti fidi, persone delle quali non ti fiderai mai nemmeno dietro lauto compenso. Alla fine la base su cui costruire qualcosa è tutta qui. Tu e chi ti accompagna. Senza dimenticare che anche tu accompagni qualcuno. E ogni tanto sentirsi dire “Grazie a te!”, “Continua così, conoscerti è stata una delle cose più belle di quest’anno” (semicitazione) e altre frasi simili (magari inserite in dialoghi più complessi), forse serve molto di più di migliaia di panegirici. Invecchiando sto diventando sentimentale mi perdonino i puristi della durezza tutto l’anno. Da metà gennaio la smetto 😀 :D.

Buon 2016.

E buona notte.

P.s. Ecco qui una delle versioni più belle di “Auld Lang Syne”, presa dal film  “Capodanno a New York” (non è un cinepanettone, ma un filmetto natalizio relativamente mediocre con grossi calibri come De Niro e Hale Berry). E ho approfittato del 2016 per fare un bel restyling grafico al blog, un po’ più Tecno come piace a me.