Non è entrato nella testa

Ammettetelo, o voi nerd ed ex-nerd come me. In questo periodo TUTTI avete pensato a questo film, “Io sono leggenda” con Will Smith.

Non voglio paragonare il film alla realtà, lungi da me l’idea di farmi prendere da deliri nerd post-apocalittici. La situazione è seria, tremendamente.

Però mentre mi sono rivisto il film ho notato una cosa, una piccola finezza che con un sorriso ci può far riflettere anche sul presente.

Cosa rende diverso il Colonnello Neville dagli infetti,e soprattutto, in cosa noi dobbiamo essere simili a lui?

È diverso non perchè è immune dal virus e cerca di trovare una cura in quanto medico, non perchè non ha contratto la malattia, non perchè in quanto soldato sa e può difendersi dalle orde di “rabbiosi”.

È diverso perchè il virus non è entrato nella sua testa.  È diverso perchè non ha permesso alla malattia, nonostante la sua condizione estrema di solitudine, di prendersi tutta la sua vita.

È rimasto un essere umano. Con tutte le attenzioni e le necessità di una situazione simile, ma è rimasto tale.

Si fa le sue passeggiate, fa la “spesa”, noleggia e si guarda film. Mantiene relazioni (anche se con manichini).

Insomma, (soprav)vive.

Perchè il virus non gli è entrato in testa, e speriamo che non entri anche nelle nostre, di teste.