Quello che vale.

Avrei potuto fare un panegirico lungo km su tutte le cose belle che fa per noi l’Unione Europea, non a caso oggi che è la Festa dell’Europa. Ma effettivamente, seppur siano motivi oggettivi, spesso restano avvolti dal tecnicismo. E allora, mentre le poche rotelle che ho nel cervello lavorano e il tutto macera, ho provato a chiedermi il vero significato di queste elezioni europee, quello intimo, quello che mi porta a crederci.

Non c’è solo in ballo il destino del più grande esperimento istituzionale, che ha garantito il più lungo periodo di pace nel nostro continente. C’è molto di più.

In queste elezioni viene messa in crisi l’idea stessa di società e comunità, dividendo il panorama politico tra chi è conscio che le sfide che abbiamo davanti le superiamo solo se creiamo coesione e chi invece punta a disgregare la società favorendo l’individualismo. Senza rendersi conto che la somma di piccoli interessi non fa un interesse generale, anzi spesso esattamente l’opposto.

È questo che abbiamo davanti, un’Unione che punta ad una maggiore coesione contro ad un’atomizzazione della stessa, che porta a divisioni ed indebolimento.

Le mie ragioni le ho trovate, ognuno trovi le proprie. È scontato dire “andate a votare” perchè lo dico ad ogni elezione, ma questa volta c’è in gioco qualcosa di più. Il futuro di un continente intero.

Buonanotte